Da tempo chiedevamo di affidare alle officine private la possibilità di estendere le revisioni, ora limitate ai mezzi leggeri, anche ai veicoli pesanti per garantire un servizio veloce a tutela della sicurezza stradale. A novembre scorso qualcosa si è mosso: requisiti e caratteristiche per avere le necessarie autorizzazioni sono stati infatti definiti dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile con un decreto (DM 446/2021). Tra i requisiti richiesti, la nuova disciplina prevede che le officine si avvalgano di un ispettore privato esterno, iscritto al registro della Motorizzazione Civile. Una nuova disciplina era necessaria: oggi, infatti, la revisione dei mezzi pesanti può essere eseguita negli uffici territoriali della Motorizzazione o nelle officine private (autorizzate ai sensi della L. 870/1986) in presenza di un ingegnere della Motorizzazione. Ma la carenza di organico della Motorizzazione sta creando molti problemi alle imprese di trasporto, che ogni anno, per poter revisionare il veicolo, arrivano a dover attendere anche un anno.
Per valutare gli effetti della nuova disciplina sull’attività dei centri privati e sulle prospettive del settore abbiamo lanciato un questionario: le risposte ci aiuteranno a comprendere lo stato dell’arte e a formulare le proposte più in linea con le tue esigenze.
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Mezzogiorno
Zes Unica, il credito di imposta è inadeguato
Le risorse stanziate per il credito di imposta a favore delle imprese localizzate nella Zes unica si confermano del tutto insufficienti a promuovere gli investimenti